ASviS, lo sviluppo sostenibile in Italia

Cos’è ASviS

Il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, nasce ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile con l’obiettivo di far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni, la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli, allo scopo di realizzare i 17 SDG’s. Questa straordinaria opera di sensibilizzazione deve essere accompagnata da uno sforzo comune ben organizzato, è necessario quindi che l’insieme della società civile, le parti sociali e le autorità pubbliche trovino forme efficaci di collaborazione, superando i particolarismi.

La situazione in Italia

Ogni anno ASviS pubblica un rapporto che, oltre a fornire aggiornamenti sull’impegno della comunità internazionale per l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si focalizza sul contesto nazionale. Confrontando il rapporto del 2019 con il rapporto 2020 purtroppo non si notano evidenti miglioramenti riguardo l’impegno dell’Italia per lo sviluppo di una cultura della sostenibilità, anzi la situazione è in evidente peggioramento. 

Ma cerchiamo di capire cosa non è andato.

La figura di Enrico Giovannini

Ex presidente dell’Istat ed ex ministro del Lavoro del Governo Letta, Enrico Giovannini è il co-fondatore e portavoce di ASviS dal 2016. Nel suo incarico con l’alleanza si è sempre occupato di sostenibilità ed è lui ad aver descritto la delicata situazione italiana nei vari rapporti ASviS annuali.

Enrico Giovannini, portavoce Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, durante l'evento Diplomazia per l'Italia sicurezza e crescita in Europa e nel mondo, Roma 24 luglio 2019.  ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Enrico Giovannini, portavoce Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, durante l’evento Diplomazia per l’Italia sicurezza e crescita in Europa e nel mondo, Roma 24 luglio 2019. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Rapporto 2020

Giovannini si è espresso duramente nel report 2020: “Abbiamo perso 5 anni su 15 per attuare l’Agenda 2030. L’accordo del 2015 non è stato preso abbastanza seriamente dalla classe dirigente, dalla politica e dall’opinione pubblica e così l’Italia mancherà molti dei target fissati al 2020. La crisi in corso rischia di allontanarci dal sentiero verso l’Agenda 2030, ma la scelta dell’Unione europea a favore dello sviluppo sostenibile consente di cambiare direzione.

È evidente che la crisi rende più difficile il cammino verso la sostenibilità. L’Italia non ha rispettato gran parte degli impegni al 2020 dell’Agenda 2030 e la crisi incide negativamente su 9 obiettivi su 17. Nel 2020 peggiorano povertà, alimentazione, salute, istruzione, parità di genere, occupazione, innovazione, disuguaglianze, partnership, mentre migliorano i dati relativi all’economia circolare, la qualità dell’aria e i reati. L’ASviS avanza numerose proposte non solo su come orientare il “Piano di ripresa e resilienza” e i fondi nazionali, ma anche su come costruire una nuova governance delle politiche pubbliche, per aumentare la loro coerenza in nome del principio di giustizia intergenerazionale”.

L’Italia verso un futuro realmente sostenibile

Giovannini il 13 febbraio 2021 è stato nominato dal nuovo governo tecnico Draghi, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Il Neo Ministro ha chiarito la sua linea di pensiero riguardo la situazione attuale e futura del nostro paese, in una lettera rivolta ai dipendenti del Mit.

“La crisi economica, sociale ed ecologica sono facce diverse di un problema comune legato all’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, che quindi va mutato secondo le linee indicate anche dall’Unione europea. Tale processo richiede un cambiamento culturale e politico profondo e tutti abbiamo la responsabilità di renderlo possibile e visibile. È un momento storico per il Paese che, grazie al nuovo corso dell’Unione europea, ha l’occasione irripetibile di riprogettare il proprio futuro guardando avanti con una visione più ampia. E a questo Ministero è chiesto di essere al centro della trasformazione.

Considerando l’approccio sbagliato e i conseguenti errori commessi dall’Italia in passato, il sopracitato intervento fa ben sperare in un’ottica di vero sviluppo sostenibile del nostro paese. 

Per maggiori informazioni visita il sito di ASviS.